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Dall’ Argentina a Pontecurone: Benedetta la Madonnina di Itatì

Sabato 12 settembre 2020, nell’ambito della cerimonia d’ingresso del nuovo parroco di Pontecurone, don Loris Giacomelli, il Vescovo della Diocesi di Tortona Padre Vittorio Viola ha benedetto solennemente la statuetta della Vergine di Itatì, che l’Associazione culturale “Il paese di don Orione ONLUS” ha recuperato e fatto restaurare, con l’autorizzazione dell’Ufficio diocesano dei Beni culturali ecclesiastici e della Soprintendenza. Fra i principali obiettivi dell’Associazione, infatti, c’è la tutela del patrimonio storico, artistico e religioso del paese. Il restauro, magistralmente realizzato dalla dott. Paola Rivetti di Torino, che ha presenziato all’evento, è stato finanziato da una famiglia pontecuronese i cui membri sono iscritti e sostenitori dell’Associazione. Per Pontecurone la piccola statua della Vergine di Itatì ha un valore simbolico enorme, poiché fu portata in Italia da don Orione stesso, al ritorno dal suo secondo e ultimo viaggio nell’America del sud. La statuetta è la copia di quella antichissima in legno, scolpita dai nativi e posta nel santuario di Itatì (Argentina), che da quattro secoli è una delle effigie sacre più venerate del Sud America.  Inizialmente destinata ad un altare nell’erigendo Santuario di Tortona, fu in realtà posizionata e tenuta da don Orione sul tavolo da lavoro nella sua cameretta al Paterno, dove rimase ben oltre la sua morte (1940).

 Il 3 giugno 1962, don Carlo Pensa, Superiore Generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza donò la statuetta ai giovani di Pontecurone, portando a compimento la volontà del Fondatore.  La statua fu posta solennemente in un angolo del campetto di calcio dell’Oratorio “Don Orione” della chiesa di Santa Maria, alla presenza di tutti i giovani della squadra di calcio “G.S. Aurora”, fondata nel 1955 e in quel momento vittoriosa in tutti tornei. Fu la consacrazione della gioventù pontecuronese alla Madonna.

Poi gli anni passarono, l’Oratorio presso il cinema parrocchiale, sempre meno utilizzato, fu chiuso, il cinematografo pure, la Madonnina dimenticata e abbandonata all’incuria e al rischio di crolli.

Ora, splendidamente restaurata e posizionata su un solido piedistallo di legno protetta da una teca, ha finalmente una sede idonea e sicura all’interno della Collegiata di Santa Maria Assunta, dove San Luigi Orione fu battezzato. Ora può di nuovo ispirare la profonda devozione mariana, che il nostro Santo ci ha insegnato.

                                                                                                                                             Marialuisa Ricotti