Marzo  2024
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MLO Selargius (CA): quarta domenica di quaresima.

Tema del mese di marzo:  Per ascoltare, va’ al di là delle parole!

th (1)La Quaresima ci sta guidando a fissare gli occhi sulla croce di Gesù. E’ di qui che dobbiamo passare per vedere l’uomo nella luce giusta; è qui che dobbiamo sostare per scoprire e gustare con quale Dio abbiamo a che fare. Partiti dal deserto delle tentazioni e saliti con Gesù sul monte della trasfigurazione, siamo entrati, Domenica scorsa, nella 2a parte della Quaresima. Il primo impatto è stato con un Gesù adirato con chi monetizza persino il rapporto con Dio! Colui che è “il tuo Dio” non si vende e non si compra: si ama! E’ un Dio fedele, sì, ma anche esigente, perché serio è l’amore che lo spinge fino al dono/sacrificio di sé per noi peccatori. E’ – come scrive san Paolo – il Padre che «da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo»; è il Padre che manda il Figlio con un solo, preciso scopo: «perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna». Questo disegno (mistero) diventa lampante sulla croce! Il percorso della Quaresima ci conduce qui: a riposizionare al centro della vita quel Dio-Padre che, sebbene trascurato, continua a proporsi come il Dio per noi, il Dio delle alleanze: è questo lo scrive sulla croce di Gesù col sangue! Lo svela e lo ribadisce lo stesso Gesù nel colloquio notturno con Nicodemo: sta in mezzo a noi per consegnare ad ogni uomo, dal trono-cattedra della croce, l’amore di Dio! L’alleanza, che non siamo stati capaci di onorare né dopo Noè, né dopo Abramo, né dopo Mosè, Dio la tiene in piedi unilateralmente, solo perché ci ama! Se stiamo ancora in piedi, è perché lui, nonostante i nostri alti e bassi, non ha mai smesso di essere il Dio-per-noi! Oggi incontriamo non un Gesù che discute, ma un Gesù che mette perentoriamente dinanzi a Nicodemo (e dinanzi a noi) l’amore folle di Dio che si materializza nel dono di sé sulla croce. Qui c’è tutto; questo è tutto! Con gente come noi, portati a mettere in discussione ogni cosa (Dio, Vangelo, Chiesa…), Gesù non si attarda in dispute oziose; dà il suo segno: la croce! Ed è qui, se gli diamo credito, che troviamo Dio e l’uomo!