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MLO Coordinamento Spagna

mlo spagnaLa carità non può essere oziosa .  L’esperienza dei laici orionini in Spagna

 “Tutti coloro che si sono sentiti chiamati e utili nell’aiutarmi nel lavoro di apostolato della carità, nei collegi, negli oratori, nelle colonie agricole, nelle scuole professionali, come anche negli ospizi, nelle case di accoglienza che la mano della Provvidenza va aprendo, tutti possono trovare il loro posto, il loro lavoro, dal momento che in questi luighi di carità c’è molto da fare”.

Con queste parole San Luigi Orione chiedeva alle parrocchie la collaborazione ed il servizio dei laici ed in Spagna il Movimento Laicale Orionino, attivo in diversi luoghi e realtà, risponde a questo appello.

  • La parrocchia di Manises ed il Centro Don Orione di Posada de Llanes

Uno dei frutti della parrocchia orionina di Manises (Valencia) è il MLO, formato da un gruppo di laici che cercano di portare l’esperienza orionina ad altre persone, assistono gli anziani delle case di cura, collaborano con la parrocchia e preparano varie attività per la famiglia orionina.

Nel 1951 fu posata la prima pietra del Centro Don Orione di Posada de Llanes nelle Asturie, il primo centro della Congregazione in Spagna, dove oggi vivono 140 persone con disabilità mentali. In questo Centro si realizza gran parte del volontariato del MLO della zona. Per i più giovani c’è El Patiu, una associazione creata da ragazzi e radicata all’interno della parrocchia di Posada, che si occupa della creazione di uno spazio in cui organizzare il tempo libero dei bambini/e e dei giovani del circondario, avendo fin dall’inizio ben presente, che le varie iniziative devono avere un carattere educativo, devono essere aperte a tutti e rispettare le diverse esigenze di ciascun bambino/a o giovane.

  • I laici orionini di Navarra ed Almonte

Il MLO di Navarra è formato da due gruppi. I laici del primo gruppo si dedicano soprattutto alle case di cura per anziani ed animano la vita della parrocchia. Significativa in passato è stata per loro anche l’esperienza con le Suore Sacramentine quando erano a Ayegui, accompagnate dalle Piccole Suore Missionarie della Carità. L’Opera Don Orione a Navarra è stata molto proficua e i navarresi si sono innamorati subito dei suoi “fratelli e sorelle”. Ecco perché il carisma orionino è molto vivo in mezzo a loro e continua a dare i suoi frutti, come l’associazione appena nata degli Amici di Don Orione, fondata da ex allievi.

Il secondo gruppo nacque grazie all’iniziativa di alcuni giovani di Madrid che oggi spiegano: “Dodici anni fa, eravamo un gruppo di giovani laici fedeli al carisma orionino e decidemmo di intraprendere insieme un cammino di impegno cristiano e di dedicarci ad una iniziativa sociale creato da noi. Dopo aver terminato gli studi universitari ed essere entrati nel mondo del lavoro in diverse settori, abbiamo deciso di fare un ultertiore passo in avanti, unendo il nostro impegno cristiano alla creazione di un’opera sociale, in cui abbiamo potuto sviluppare la nostra vocazione nell’ambito educativo e dare soprattutto un aiuto ai casi più problematici all’interno di questo settore. Con questo obiettivo, abbiamo creato il Centro La Ribera a Cascante (Navarra). Non possiamo dimenticare la generosità della Piccola Opera della Divina Provvidenza che ci ha dato le strutture di Cascante ed ha continuato a sostenerci materialmente e spiritualmente”.

Ad Almonte (Huelva) il MLO concentra le sue attività di volontariato nel Centro per anziani “Madre de Dios”.

  • Le vacanze nella Colonia estiva di Cercedilla

La Hogar Don Orione a Madrid, (fondata nel 1967), è un centro per persone con disabilità intellettiva, che ospita 106 residenti. In estate, i volontari del MLO di tutta la Spagna, condividono con loro le vacanze in un bel posto nelle montagne di Madrid, a Cercedilla, dove ci sono anche i ragazzi del “Centro Don Orione” di Posada de Llanes (Asturias). Questi giorni pur essendo intensi, faticosi, riempiono l’anima in un modo speciale. Con loro abbiamo fatto escursioni a piedi, abbiamo nuotato, abbiamo giocato, abbiamo riso, ci nutriamo della loro felicità, assistiti da un sacerdote della nostra congregazione. Può sembrare che facciamo una grande opera di carità ma, al contrario, sappiamo che sono loro a farla a noi e per qualche giorno, questo luogo diventa qualcosa di simile a ciò che vediamo quando siamo vicini a Dio.

  • Una testimonianza personale

Anche se la nostra vita cambia, il laico orionino gradualmente crescere nella fede, nel carisma e nello spirito di famiglia. Quando iniziamo a comprendere che siamo amici, con Don Orione che ci tiene uniti, il legame si fortifica e rapidamente ci si sente in comunione con i diversi gruppi e realtà. Quando si conosce l’Opera Don Orione, i religiosi, le religiose, i dipendenti, i laici … ci si sente parte di una grande famiglia.

Nonostante le differenze d’età, professionali e d’estrazione sociale tra i laici vi è una costante: l’impegno al servizio che sia in parrocchia o presso un Centro, come catechista o volontario o di supporto in altre attività.

Così come la spiritualità deve essere vissuta in comunione e non individualmente, anche noi abbiamo i nostri incontri periodici (due volte al mese), durante i quali studiamo, esponendo e analizzando le questioni emerse dalla lettura delle schede di formazione, preparate ogni anno dall’organizzazione generale del MLO.

Vorrei concludere parlando brevemente della mia esperienza, che è quella di un laico che molte volte aveva detto “no” a Dio. All’inizio della mia conversione ho cominciato ad andare a messa, di solito nella parrocchia che più mi si addiceva, quella che mi sembrava più bella, quella in cui secondo me il sacerdote predicava meglio. Solo in seguito ho capito che era un errore. Un giorno un prete mi spiegò che si doveva vivere la vita della parrocchia dove si risiede, e nel mio caso era una piccola parrocchia, “Reina de los Ángeles”, all’interno della Hogar Don Orione, curata da una congregazione chiamata “orionina”. A poco a poco, ho avuto modo di conoscere il Santo fondatore della congregaziopne, i suoi sacerdoti, i laici che facevano parte della vita parrocchiale, i volontari. Dio si è servito di loro per invitarmi a partecipare al MLO e più volte ho detto “no”, “vedremo”, “l’anno prossimo”, ma non si sono scoraggiati ed hanno continuato ad invitarmi agli esercizi, alle celebrazioni… Grazie alla loro pazienza, all’affetto, al sostegno e all’accoglienza in un momento per me difficile, decisi di accettare il loro invito. Ma Dio aveva altri progetti. Un giorno partecipando ad una riunione del MLO, un sacerdote della congregazione mi chiese se volevovo diventare catechista, non so perché dissi subito di sì, ma poi fui assalito dai dubbi: sarei stato in grado di svolgere un compito così importante? Avevo la formazione necessaria? Come avrei potuto prepararmi?. Quando perplesso chiesi come avrei dovuto svolgere il mio compito, mi fu risposto: “con molto amore”. Furono queste le parole di un membro del MLO responsabile della catechesi. Da allora sono queste parole, la Santa Comunione ed i miei libri, che porto in classe ogni domenica.

Come laici abbiamo il compito di continuare a rinnovare l’entusiasmo e il senso di appartenenza al MLO, riaffermando al contempo il senso di appartenenza alla famiglia orioinina, accettando la sfida che Papa Francesco ha lanciato anche a noi orionini: quello trasmettere il carisma di Don Orione nel periferie del mondo, dove ci sono quelli che per la società non contano.

Javier Rodriguez